Buongiorno amici, vi avevo già parlato delle meringhe in due post molto vecchi, ma dopo essere passata nella piattaforma wordpress e aver sistemato il blog, ho deciso di rimuovere i post perché erano poco chiari e non approfonditi (oltre a delle foto orrende). Ho provato in seguito altre ricette e approfondito l’argomento meringa.

Esistono tre tipi di meringhe:

  • quella francese, di cui vi parlo oggi dove lo zucchero viene aggiunto solido e a freddo, e cotte al forno;
  • quella italiana, dove lo zucchero viene aggiunto liquido in forma di sciroppo;
  • quella svizzera, dove è l’albume ad essere tenuto ad una temperatura leggermente inferiore a quella di coagulazione, circa 60 °C.

In realtà esiste anche la meringa giapponese, contenente mandorle tritate oltre a zucchero ed albumi.

In questa ricetta ho utilizzato lo zucchero bianco perché immagino sia molto più presente nelle vostre case, rispetto allo zucchero a velo. Prossimamente vi posterò la ricetta delle meringhe con zucchero a velo.

Meringhe bicolore al cioccolato

  • 100 ml albume
  • 200 g zucchero (semolato bianco)
  • 1/2 cucchiaino cremor tartaro
  • 1 cucchiaino limone (di succo (se non avete il cremor tartaro) )
  • 150 g cioccolato (fondente)
  • 1 cucchiaio codette (al cioccolato (opzionale) )
  1. Nella ciotola della planetaria montate gli albumi con il mezzo cucchiaino di cremor tartaro e lo zucchero.
    Azionare la planetaria e montare per 10/15 minuti, fino a che la meringa non risulta ferma, bianca e bella spumosa.
    Accendete il forno a 100°.
    Preparate una teglia da forno, foderate con carta forno e con una sacca a poche con beccuccio a stella create le vostre meringhe.
  2. Infornate a 100° per 1 ora e in seguito lasciate le meringhe cotte in forno chiuso per una notte ad asciugarsi.
    Sciogliete a bagnomaria il cioccolato.
    Tuffate metà meringa nel cioccolato fuso e lasciate asciugare su un foglio di carta forno o gratella.
    Potete decorarle con delle codette di cioccolato.

*vi consiglio di utilizzare sempre uova fresche, più vecchie saranno le uova meno stabile sarà la schiuma.

*la ricetta è tratta dal blog di Dario Bressanini

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Alla prossima!!