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Chi non ha mai mangiato gli occhi di bue?? Ho voluto farli per farcirli con questa confettura di brugnolette, presa nell’Azienda agricola Si.Gi. durante il mio ultimo blogtour nelle Marche. La brugnoletta o prugnolo selvatico è una pianta arbustiva quasi scomparsa dal mercato, non ne avevo mai sentito parlare sino al mio arrivo in azienda. Si.Gi. Il sapore si rivela aspro e forte, ma lascia al palato un retrogusto piacevolmente dolce. Può essere abbinata anche a dei formaggi a pasta dura come il pecorino sardo ma io trovo che insieme alla pasta frolla sia perfetta!

Occhi di bue con marmellata di brugnolette
 
Prep time
Cook time
 
Autore:
Recipe type: Dessert or breakfast
Cuisine: italian
Ingredienti
  • 500 g di farina 00
  • 4 uova
  • 200 g di burro
  • 250 g di zucchero
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • scorza grattugiata di 1 arancio
  • Confettura di brugnolette Azienda Agricola Si,Gi.
  • Vi occorre dei coppapasta o delle tazze e tazzine da caffè
Preparazione
  1. Unite nella ciotola della planetaria la farina, il burro freddo, lo zucchero, le uova, e le scorze del limone e dell'arancio. Impastare con il gancio a foglia per 5 min fino a creare un impasto omogeneo.
  2. Trasferite il composto sulla spianatoia e impastate pochi secondi per formare una palla che farete riposare in frigo per 2 ore.
  3. Accedete il forno a 180°.
  4. Stendete la pasta con il mattarello e con il coppapasta formate dei dischi "pieni" e dei dischi con il "buco".
  5. Sistemateli su una teglia foderata di carta forno e cuocete per 15/20 min stando attenti alla doratura dei biscotti.
  6. Sfornateli e lasciateli raffreddare,
  7. Spalmate sul disco "pieno" un cucchiaino di confettura e richiudete con il disco con il "buco".
  8. Servite gli occhi di bue con una spolverata di zucchero a velo.

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L’azienda agricola Si.Gi è nata nel 1996 grazie a Silvano Buccolini e Giuliana Papa, sua moglie, da qui l’acronimo Si.Gi. L’azienda produce confetture, gelatine, sott’olio, salse di frutta, condimenti, realizzati integralmente a mano, attraverso l’utilizzo di strumenti semplici, come il passaverdure a diverse grandezze, e metodi di cottura tradizionali, come la bollitura a pentola aperta. Inoltre, non viene fatto uso di addensanti chimici, le gelatine e le confetture sono senza pectina, né di coloranti di estrazione naturale. Durante il nostro blogtour targato AIFB, abbiamo visitato la Si.Gi e abbiamo degustato le loro confetture e il loro Giuggiolone, vino ottenuto dalla macerazione del frutto della giuggiola con vino trebbiano in un procedimento molto particolare che dura quasi tre anni.

collage sigi.

 

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Alla prossima!!!