La Norvegia, non avrei mai pensato di scrivere un racconto di viaggio così presto su questa terra meravigliosa, ma complice la pandemia, per il nostro viaggio di nozze, ci siamo diretti verso la terra dei fiordi. Siamo partiti lunedì 13 settembre dall’aeroporto di Fiumicino con un volo verso Bergen, purtroppo non era un volo diretto e abbiamo fatto scalo ad Oslo. Nel tardo pomeriggio siamo arrivati a Bergen e dopo aver ritirato la nostra macchina a noleggio, ci siamo diretti al nostro albergo. La macchina è stata noleggiata da Roma prima di partire tramite il servizio di Budget Autonoleggio. Per le prime due notti in terra norvegese, abbiamo scelto un albergo in centro a Bergen, il Radisson Blue Royal Hotel ( 259 euro per due notti), per poter girare a piedi senza problemi. Tramite la guida e il fidato Tripadvisor, abbiamo scelto il ristorante Pingvinen, per la nostra prima cena norvegese. Vi anticipo che la vita in Norvegia è molto cara, quindi preparatevi ad avere conti molto salati.

La mattina seguente dopo un ricca colazione in albergo abbiamo iniziato a girare la città, passando per le varie gallerie d’arte, chiamate KODE, installate per la città, fino al sito storico di Bryggen, il vecchio porto storico, un quartiere caratterizzato da tante casette in legno, ora rifugio di artisti e botteghe artigiane. Il quartiere è stato inserito dall’Unesco tra i siti Patrimonio dell’Umanità. Vista la bella giornata abbiamo preso la funicolare Floibanen (8 euro a persona a/r) che sale fino in cima al monte Floyen (320 m), per ammirare la vista sulla città.

Lo spettacolo dall’alto è mozzafiato, da qui potete scegliere se percorrere i vari sentieri immersi nella natura o tornare giù in città. Noi abbiamo girato lungo i sentieri per poi tornare giù in città con la funicolare. Ammetto che abbiamo scelto una località a fine stagione, quindi alcune attività erano chiuse o in procinto di farlo. Sicuramente luglio e agosto è il periodo più gettonato per andare, ma se amate il foliage autunnale e la tranquillità, i mesi di settembre e ottobre sono perfetti. Per la cena abbiamo scelto nel porto di Bergen il locale fish me e per la prima volta ho mangiato la carne di balena.

Mercoledì 15 settembre lasciamo Bergen per iniziare il nostro tour tra i fiordi norvegesi. Passiamo per la piccolissima e carinissima Utne, famosa per i suoi frutteti.

Proseguiamo verso Eidfjord, fermandoci alle famose cascate di Veringsfossen. Quest’ultime si ammirano dopo aver percorso un sentiero in salita molto facile, passando infine per un ponte di ferro che attraversa la cascata, se avete seguito le mie stories Instagram già sapete che ansia è stata camminare su quel ponte!

Il panorama è meraviglioso, volevamo vedere anche le cascate di Skytjefossen ma erano chiuse. Riprendiamo la macchina, facciamo una breve sosta in un supermercato e arriviamo al nostro alloggio, l’Ingrid Apartment (101 euro per una notte), un appartamento veramente carino vista fiordo. La mattina del 14 settembre richiudiamo la valigia, carichiamo la macchina e ci dirigiamo ad Aurland, durante il tragitto paesaggi bellissimi, ogni angolo una meraviglia. Potete vedere foto e video nel mio profilo Instagram dove ho salvato il viaggio nei pallini in evidenza.

Proseguiamo verso i fiordi occidentali e percorriamo la Aurlandsfjellet, la strada panoramica che ci porta fino al punto panoramico di Stegastein, una struttura in acciaio che sembra tuffarsi nel fiordo con un’altitudine di 630 m. Vi consiglio di arrivarci presto così lo avrete tutto per voi.

Arrivati alla piccolissima Flam, abbiamo passeggiato in un sentiero lungo il fiordo fino ad arrivare ad una serie di casette tipiche di legno, che sicuramente in alta stagione sono aperte per far vivere lo spirito vichingo norvegese ai turisti. Noi le abbiamo trovate chiuse e ammirato il panorama meraviglioso.

Lasciamo Flam e ci dirigiamo al fiordo di Aurland, al nostro appartamento che si trova in un campeggio, il Winjum Apartments (118 euro per una notte). La mattina seguente lasciamo il fiordo e ci rimettiamo in marcia, lungo la strada ci fermiamo per fare un percorso di trekking trovato la sera prima online nell’app Outdooractive : Wasserfalltour im Utladalen . Bello ma faticoso.

Riprendiamo il nostro viaggio e percorriamo la strada panoramica Sognefjellet per arrivare a Lom, ultima tappa della nostra giornata.

Arriviamo al nostro albergo, il Fossheim Tourist Hotel (124 euro per una notte), ceniamo in hotel ad un costo sempre eccessivo e andiamo a letto. La mattina seguente visitiamo la bellissima cittadina di Lom, caratterizzata dalla sua Stavkirke in legno, costruita nel 1150. Visitiamo l’interno della chiesa (5 euro con guida) interamente in legno, veramente una chicca. Da non perdere.

Proseguiamo verso Geiranger, il fiordo più famoso della Norvegia, ci mettiamo in macchina presto perchè sono circa 4 h di viaggio. Durante il tragitto ci fermiamo in due punti panoramici prima di arrivare: il punto panoramico di Dalsnibba, il più spettacolare, al quale si arriva percorrendo la RV63 pagando un pedaggio (mi pare 9 euro), fino al belvedere (1500 m), lì vi attende una piattaforma di osservazione chiamata Geiranger Skywalk, con un pavimento trasparente e una balaustra in vetro che vi darà l’impressione di camminare nel vuoto. Lì il freddo norvegese si è fatto per la prima volta sentire! c’era tanto vento ma non ci ha impedito di ammirare e scattare qualche foto al panorama.

Il secondo punto panoramico è quello di Flydalsjuvet, che offre una magnifica vista sul fiordo e sulla valle fluviale. Si arriva sempre tramite un sentiero che porta fino ad una sedia di legno dove potete ammirare il fiordo di Geiranger, completamente in relax.

Scendiamo verso il fiordo nel tardo pomeriggio e prendiamo le chiavi del nostro Bungalow, affittato nel camping feriesenter Geiranger (373 euro per 3 notti). La nostra casetta è meravigliosa e ha la vista sul fiordo, ci rilassiamo, ceniamo e vediamo cosa fare il giorno successivo. Nella mattinata di domenica andiamo nel porto di Geiranger e prenotiamo un giro in barca lungo il fiordo. Un’ora e mezza di meraviglia, ascoltando la guida, vediamo la cascata del pretendente e la cascata delle 7 sorelle, suddivisa, proprio come dice il nome, in sette scivoli d’acqua sulla roccia. Esiste una leggenda legata a queste due cascate: sette spose per un solo pretendente. Le sette sorelle erano così belle e simili l’una all’altra da aver stregato un solo uomo. Un principe che si trovava a passare da quei fiordi e che trovò rifugio in un podere dove vivevano un padre con sette bellissime figlie. Abbagliato da tanta bellezza, il principe decise di sposarne una, la più bella: sfortunatamente però, ogni giorno al risveglio dopo una notte di bagordi non riusciva più a riconoscere la sua prescelta. Passarono gli anni e le sorelle, prese dalla disperazione di essere rimaste nubili ad attendere il principe, diventarono inconsolabili. Così generavano tante lacrime da formare dei rivoli d’acqua sempre più tumultuosi, tanto da arrivare a fondo valle. E per punizione, essendo la causa di tanto dolore, il principe pretendente fu trasformato pure lui in una cascata – la Cascata del pretendente, che si trova proprio di fronte a quella delle sette sorelle – ma a forma di bottiglia, a simboleggiare tutto l’alcol che aveva bevuto per annebbiare la sua memoria. La sua «ingordigia» è stata così punita con la legge del contrappasso dantesco: rimanere «a bocca asciutta» a contemplare per sempre la bellezza delle sette sorelle, senza essere degnato di uno solo sguardo.

Dopo la gita nel fiordo, nel pomeriggio andiamo alla scoperta di una bellissima cascata, attraverso il percorso Storseterfossen, trovato nella guida Hiking routes chiesta nel punto informazioni del porto. Qui vi metto alcune foto ma il resto le trovate nel mio profilo FACEBOOK.

Storseterfossen

Dopo questa bellezza abbiamo proseguito verso un altro percorso più semplice, in piano e lungo il torrente.

Lunedì 20 settembre, prendiamo la mattinata con calma ricordandoci che il nostro viaggio è comunque un viaggio di nozze e quindi possiamo anche godercela riposandoci! Tanto che per una volta pranziamo in un ristorantino molto carino, il Westerås Restaurant e poi facciamo una piccola passeggiata (vedi foto) per concludere la giornata.

Il 21 settembre lasciamo il fiordo di Geiranger (Patrimonio dell’Unesco) e ci dirigiamo verso Trondheim. Sono 6 ore di viaggio per questo decidiamo di fermarci una notte ad Alesund, in un appartamento molto confortevole, l’ Aalesund City Apartment, piccolo ma dotato di tutti i confort! (85 euro per una notte). Durante il viaggio verso Alesund, ci fermiamo per caso al punto panoramico Gudbrandsjuvet (foto presa da internet), per poi proseguire verso la famosa Trollstigen (scala dei Troll) che può essere ammirata dalla piattaforma creata dall’architetto Reiulf Ramstad, MERAVIGLIOSA!

Arriviamo ad Alesund, facciamo un giro della città, ceniamo nel nostro mini appartamento e la mattina del 22 settembre, partiamo alla volta di Trondheim. Prendiamo il solito traghetto che in qualche occasione ci ha aiutato nel percorrere i fiordi. Vi consiglio di controllare sempre gli orari nei vari siti online dei traghetti interni, perchè in base agli orari capirete come e quando muovervi. Arriviamo a Trondheim nel tardo pomeriggio e lasciamo i bagagli in albergo, al Radisson Blu Royal Garden Hotel ( 264 euro per 2 notti). Giriamo la città, vediamo purtroppo solo l’esterno della fortezza (Kristiansten Festning) poichè l’interno era chiuso ai turisti, passiamo sul ponte della città vecchia (Gamble Bybro), molto caratteristico e proseguiamo cercando un posticino dove cenare.

Ci fidiamo della locanda Baklandet Skydsstation, dagli interni accoglienti e calorosi. Mangiamo una zuppa di pesce, uno stufato di renna e per una volta non badiamo a spese e ci prendiamo anche il dolce! Una cheesecake ai frutti di bosco.

La mattina seguente visitiamo la cattedrale di Trondheim (Nidaros Domkirke) a pagamento e il palazzo dell’Arcivescovo (Erkebispegarden) che si trova proprio dietro la cattedrale, per questi due luoghi vi faranno un biglietto cumulativo che vi farà visitare anche il museo. Volevamo vedere anche il palazzo della famiglia reale (Stiftsgarden), interamente in legno con le sue 140 stanze ma era chiuso e quindi abbiamo visto solo l’esterno.

Visitiamo nello stesso cortile del palazzo dell’Arcivescovo, il museo Militare Nazionale (Ruskammeret) che ospita una ricca collezione di antiche spade, armature e cannoni e ripercorre il periodo tra il 1700 e il 1900 quando il palazzo fu una base militare danese. Finiamo nella piazza centrale (Torvet) dove è situata la statua del Re Olav Tryggvason. Trondheim è il cuore pulsante del Trondelag, punto in cui la Norvegia comincia ad assottigliarsi verso il nord artico. Per l’ultima cena a Trondheim scegliamo del Junk food nel locale Fly chicken.

La giornata del 25 settembre scorre tra un sali e scendi sui traghetti, fino ad arrivare nel tardo pomeriggio a Bronnoysund. I traghetti interni che collegano i vari fiordi norvegesi funzionano molto bene, nel primo che abbiamo preso ci hanno indicato un applicazione da scaricare, dove va inserita la targa e un conto corrente. Ogni volta che si sale sui traghetti, un operatore fotografa la targa della macchina e in automatico viene addebitato il prezzo della tratta attraverso l’app. Di solito si aggira sui 9 euro. Arriviamo a Bronnoysund sempre nel pomeriggio e lasciamo le valigie nell’albergo prenotato, il Thon Hotel ( 176 euro per una notte). La cittadina è molto piccola, la visitiamo e andiamo a mangiare nell’unico pub aperto, il Kred.

Lasciamo la tranquilla Bronnoysund per proseguire il nostro viaggio, anche in questa giornata siamo stati in balia dei traghetti, siamo saliti e scesi e guidato fino a Kilboghamn. Qui il viaggio ha preso una piega terribile, oltre alla stanchezza che iniziava a farsi sentire, la ciliegina sulla torta è stata la scelta dell’appartamento prenotato tramite Booking. Premessa, noi abbiamo prenotato tutti i nostri alloggi tramite Booking per avere sempre la possibilità di cambiare lungo il viaggio. In questi anni non abbiamo mai avuto sorprese spiacevoli, doveva succedere qualcosa anche a noi! Questa prenotazione è stata un fallimento, vi metto qui l’appartamento preso in modo che potete evitarlo assolutamente. Oltre ad averlo pagato tantissimo per una notte, la casa era sporca, il frigorifero staccato e quindi non vi dico l’odore appena l’ho aperto e dai rubinetti della cucina e del bagno usciva l’acqua gialla. Io volevo andare via, per la prima volta ho tirato fuori il sacco letto da campeggio e ho dormito lì dentro aspettando di andare via subito la mattina dopo. La mattina del 26 settembre lasciamo immediatamente quel luogo terribile ma purtroppo il traghetto che dovevamo prendere per proseguire il nostro viaggio, non c’era, il primo disponibile era nel primo pomeriggio, troppo tardi per noi. Quindi cambiamo programma, lasciamo l’itinerario che ci avrebbe fatto percorrere la strada panoramica di Kystriksveien e passiamo con amarezza nell’entroterra, attraversando il Parco Nazionale Saltfjellet-Svartisen per salire fino al Centro visite del Circolo Polare Artico, il Polarsirkelsenteret.

La prima parte del nostro viaggio di nozze sta per concludersi, arriviamo in serata a Bodo, stanchi ma carichi per l’avventura che ci aspetta nelle Isole Lofoten. Ci rilassiamo nella nostra camera al Radisson Blu Hotel (110 euro per una notte) e andiamo a cena nel centro di Bodo al Bryggeri Kaia, dove ho mangiato dello stoccafisso ricoperto di bacon, ottimo direi -.-‘

Lunedì 27 settembre passiamo la mattinata a Bodo, in attesa di prendere nel pomeriggio il traghetto per le Isole Lofoten. Bodo è uno dei punti di partenza per raggiungere le famose isole. Il centro della città è stato ricostruito dopo essere stato completamente raso al suolo dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. A nord di Bodo il mare è disseminato di pittoresche isole che ospitano le aquile di mare, tanto che la città viene soprannominata la “capitale delle aquile di mare”. In foto una Skillingsbolle (3.50 euro), una ciambella di pan brioche alla cannella, tipico dolce norvegese.

Il mio lunghissimo racconto di viaggio è finito, spero di avervi portato con me e di avervi ispirato un pò. Vi lascio la mappa con tutte le città visitate e vi aspetto nel prossimo racconto sulle Isole Lofoten.

Alla prossima!