Buongiorno amici, oggi vi parlo del mio viaggio in Cornovaglia. Inizierò a raccontarvi passo dopo passo come ho organizzato il mio viaggio. Partiamo dai voli, la Cornovaglia ha dei piccoli aeroporti ma è collegata con pochi voli diretti da Roma e anche quei pochi hanno dei prezzi eccessivi. Dopo aver controllato per un paio giorni vari siti, abbiamo trovato un pacchetto a/r EasyJet con partenza il 4 agosto e ritorno il 14, un volo diretto per Bristol. Bristol si trova leggermente a nord della Cornovaglia ma, avendo già pensato di noleggiare una macchina per girare con più tranquillità, abbiamo scelto un aeroporto un po’ decentrato ad un costo minore. La macchina è stata prenotata insieme al volo, sempre sul sito della Easy Jet. Una volta prenotati i voli, avevamo solo da pianificare 10 giorni di viaggio. Sapendo già di alcuni posti che volevamo vedere, tra cui Stonehenge, non proprio in Cornovaglia, abbiamo deciso di dividere il viaggio in 4 tappe: Camelford, Falmouth, Exeter e Bath e gli alberghi, di cui vi parlerò più avanti, sono stati bloccati tramite Booking.it. Per non perdere tempo davanti alle biglietterie di castelli o musei, abbiamo pensato di comprare in anticipo i biglietti e così abbiamo scoperto le card del National Trust e dell’English Heritage, abbiamo scelto quest’ultima poichè raccoglieva all’incirca quello che volevamo visitare. Sono partita con un bagaglio a mano e una valigia da stiva che abbiamo diviso in quattro persone. Una volta arrivati a Bristol, abbiamo ritirato la nostra macchina allo stand dell’Europcar, preso confidenza con la guida a sinistra e in un paio di ore siamo arrivati alla nostra prima tappa.
Arriviamo nel tardo pomeriggio al nostro primo albergo a Camelford, il Bowood Park Golf Hotel e senza perdere troppo tempo in camera, lasciamo le nostre valigie e ci dirigiamo subito a Boscastle, piccola cittadina di pescatori nota per la sua pittoresca posizione tra le scogliere, dai paesaggi verdissimi con baite e pascoli. Le temperature che ci hanno accolto in Cornovaglia sono state clementi ma eravamo comunque pronti con un abbigliamento a “cipolla”, scarpe comode, impermeabile nello zaino e un maglioncino per la sera. Boscastle come le altre zone della Cornovaglia e dell’Inghilterra, hanno degli orari molto differenti dai nostri. Si cena dalle 18 alle 21 massimo eccetto alcune zone che prolungano il servizio fino alle 22. Siamo rimasti sorpresi dalla bassa marea, avevamo davanti uno spettacolo inaspettato. Dopo un breve giro del porto, abbiamo inaugurato la nostra prima cena cornovallese con dello street food e un bicchiere di birra.
Il 5 agosto andiamo alla scoperta di Tintagel, località a pochi minuti di macchina da Camelford. Le cose da vedere a Tintagel sono poche e la cosa più bella sono assolutamente le rovine del Castello di Tintagel (incluso nell’English Heritage) con la sua strada panoramica e la caverna di Merlino, che se siete fortunati con la bassa marea potete addirittura visitarla all’interno. Purtroppo abbiamo potuto solo ammirare la bellezza esterna, perchè proprio quel giorno e in quell’orario la marea era alta. Abbiamo trascorso quasi tutta la giornata tra le rovine del castello e ci era rimasto poco tempo prima di andare a cena, così abbiamo approfittato per visitare una cittadina che si trovava lungo la strada, Port Isaac, famosa per i suoi panorami. Per la cena, avevamo prenotato un ristorante, anzi l’unico presente nella città di Boscastle, il Riverside.
I nostri giorni nordici erano finiti, nella mattinata del 6 agosto lasciamo l’albergo e ci dirigiamo nella zona di Falmouth. Considerando la durata del viaggio, di circa un’ora e venti e il check in dell’albergo, ci fermiamo a visitare Bodmin. Rimanendo molto delusi, riprendiamo il nostro viaggio e arriviamo al Castello di Restormel (incluso nell’English Heritage), un grande scudo circolare del 13° secolo, rimasto in condizioni molto buone. E’ molto comune in questi siti, intorno ai castelli, fare dei pic nic, quindi vi consiglio di portarvi una coperta o un telo sempre in macchina. Arriviamo a Falmouth nel primo pomeriggio, il nostro albergo è il Cutty Sark INN, un classico pub inglese BELLISSIMO con poche stanze. Qui avevamo una stanza bellissima, con il famoso davanzale bay window, che ho conosciuto leggendo vari romanzi inglesi!! La giornata era veramente bella, 24° e un sole pazzesco, così abbiamo approfittato del momento, lasciato le valigie, messo il costume, preso l’asciugamano e andati alla scoperta di una delle spiagge più belle del sud della Cornovaglia, Kynace Cove. Si arriva tranquillamente in macchina ma poi per scendere la scogliera c’è un piccolo sentiero che farete a piedi. Ne vale veramente la pena! La spiaggia era affollata e l’acqua freddissima ma il tempo lì si è fermato. Abbiamo respirato l’oceano. Dopo le varie foto di rito, torniamo a Falmouth e cerchiamo uno locale dove mangiare, la cittadina è veramente grande con tanti localini nel porto. Dopo un giro esplorativo, scegliamo il ristorante caraibico, CRIBBS.
Il 7 agosto scegliamo un altro castello incluso nell’English Heritage, che si trova nelle vicinanze di Falmouth, il castello di Pendennis. La vicinanza è così poca che andiamo a piedi, paghiamo un supplemento al biglietto perché era mercoledì ed era in programma anche la giostra…potevamo perderla?? assistiamo così a canti di menestrelli, sfide a cavallo e ad uno spettacolo di falconeria, tutto ovviamente in costume. Visitiamo il castello che si trova proprio sulla costa e dalla sommità della torre, notiamo dalla parte opposta il castello di St. Mawes. Ci informiamo velocemente nella guida se vale la pena visitarlo e avendo ancora del tempo decidiamo di andare. Arriviamo al porto di Falmouth e aspettiamo il traghetto che in 20 minuti ci porta in questa bellissima penisola. St. Mawes una piccola cittadina nella penisola del Roseland, circondata da casette bianche che ricordano molto lo stile greco. Una bella scoperta! Riprendiamo la barca e decidiamo visto l’orario di fermarci a mangiare in un locale visto la mattina stessa, al porto di Falmouth, da Rick Stein’s Fish. Il locale era molto affollato, tanto che abbiamo mangiato al bancone, non comodissimi. Rientrati in albergo ci siamo sfidati ad una partita a biliardo…volete sapere chi ha vinto?
La nostra permanenza a Falmouth stava quasi per terminare così l’8 agosto di buon mattino e con un’abbondante colazione abbiamo proseguito il nostro itinerario alla volta delle scogliere delle Land’s End.
Trascorsa la mattinata immersi nel verde e nel vento! ci siamo diretti a Minack Teatre, un teatro all’aperto simile agli anfiteatri greci e romani. Costruito sul promontorio di fronte alla baia di Porthcurno. E’il teatro all’aperto più famoso della Bretagna. Il panorama è veramente bellissimo e non affollato, tanto che puoi sederti e immaginare come sarebbe bello assistere ad una commedia lì al chiaro di luna con il rumore delle onde del mare. Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo in 44 minuti a St. Ives, una pittoresca città di pescatori. Veniamo avvolti dalla vivace cittadina e anche dallo spettacolo di alcuni surfisti che dominano le spiagge della zona. Di ritorno dal castello di Pendennis, giorni prima, Gianluca aveva adocchiato un posto molto american style, the Little Red Rooster, complice la visione in aereo di HouseofCards, gli era venuta voglia di costine.
Quindi dopo aver acquisto un paio di regalini corriamo a mangiare!
Il 9 agosto ci dirigiamo a Saint Michael’s Mount, che nonostante il nome simile non si tratta dell’isola francese. Arriviamo verso le 10 del mattino, e ci troviamo di fronte ad uno spettacolo mai visto. C’era la bassa marea e quindi l’isola era facilmente raggiungibile a piedi in 10 minuti. Una volta attraversato il mare e visitato il castello, ci siamo accorti che la piccola strada che avevamo attraversato poco prima era già ricoperta dall’acqua. Dopo la visita al castello e ai giardini, ci siamo concessi un piccolo break nella sala ristoro dove abbiamo mangiato scones con burro e marmellata e bevuto thè fumante, in perfetto stile inglese. Il tempo fuori ovviamente era cambiato e dalla maglietta a maniche corte passiamo all’impermeabile. Inconsapevoli delle persone che ne frattempo erano arrivate sull’isola, non ci rendiamo conto della fila infinita che si era creata per riprendere la barca per tornare indietro, così rimaniamo in fila per 1 e 30 minuti. Stremati torniamo a Falmouth troppo tardi per le abitudini locali e così siamo costretti a cenare nel pub dell’albergo, che però si rivela all’altezza come la sua ottima e abbondante colazione.
E’ il nostro ultimo giorno a Falmouth e decidiamo di prendercela con calma e magari fare un po’ di shopping nella capitale della Cornovaglia, Truro. La città è bellissima e molto colorata, visitiamo la cattedrale, mangiamo del fudge e ci fermiamo ad ascoltare dei suonatori in strada. Torniamo a Falmouth dove si stava svolgendo la fine di una fiera e proseguiamo nel nostro giro di acquisti. Per la cena scegliamo un locale africano, Amanzi, che alla fine si rivela molto buono, mangiamo pesce arrosto e dei gamberi grigliati con limone e salsa al cocco, il tutto con l’immancabile sidro!
Nella mattina di sabato 11 agosto, lasciamo Falmouth, un po tristi perché consapevoli che la vacanza stava volgendo al termine. Ci aspettavano 2 ore di macchina per arrivare ad Exeter, penultima tappa del nostro viaggio. Il nostro albergo è l’Holiday Inn, scelto un po’ decentrato dal centro di Exeter ma comodo per la colazione disponibile già dalle 6. Lasciamo le valigie e facciamo un giro esplorativo nel centro della città, passiamo per la cattedrale e passeggiamo per la via dei negozi e dei pub. Si era fatto tardi e non avevamo considerato che era sabato sera, tutti i locali erano strapieni, quindi abbiamo cenato in un locale molto turistico vicino l’albergo. Nell’ultimo giorno ad Exeter, visitiamo in una giornata uggiosa il Castello di Darthmouth, a picco sulla scogliera! Bellissimo! Proseguiamo alla volta del Parco di Dartmoor, facendo una piccola tappa anche al ponte di Postbridge. Volevamo percorrere l’intero parco, che è districato in vari sentieri a piedi e in macchina, ma purtroppo non ci eravamo organizzati molto bene con il tempo, quindi abbiamo soltanto fatto una breve passeggiata nella brughiera e poi ci siamo ci diretti verso la Cattedrale di Exeter per poterla visitare all’interno.
Il 13 agosto, oltre ad essere il mio compleanno, avevamo in programma gli ultimi luoghi da visitare. In un paio di ore arriviamo a Stonehenge (incluso nell’English Heritage), in macchina in sottofondo l’audiolibro di Jane Austen, Orgoglio e Pregiudizio, il nostro viaggio è stato così…poveri uomini! Avevamo già il nostro biglietto d’ingresso e questo ci ha salvato dalla folla di turisti che stava arrivando. Percorriamo il sentiero lungo le famose pietre e ascoltiamo il silenzio che ci circondava, c’era tanta gente ma il fatto di avere un audio guida da ascoltare portava tutti all’ascolto e alle poche parole. Facciamo un piccolo salto nel negozio di souvenir e risaliamo in macchina. Arriviamo a Bath, la mia amata Bath, nel primo pomeriggio, le stanze del nostro albergo, il Country Living Hotel Lansdown Grove, non erano ancora pronte così ci dirigiamo nel centro della città. Per colpa mia finiamo nel centro espositivo di Jane Austen, purtroppo una trappola per turisti! Sconvolti dai mille racconti assurdi su Jane, torniamo in albergo, prendiamo il costume e andiamo a rilassarci alle nuove Terme di Bath. Stando un solo giorno, abbiamo dovuto scegliere e non abbiamo visitato le terme romane ma vi consiglio caldamente di farlo! Usciamo dalle terme super rilassati ma anche tristi perchè ci rendiamo conto della fine della vacanza. Festeggio il mio compleanno in un ristorante in stile parigino, l’Ivy Bath Brasserie. La mattina dopo, riportiamo la macchina al deposito dell’aeroporto e aspettiamo il nostro volo per l’Italia.
Dopo questo post lunghissimo, il più lungo mai fatto, spero di avervi fatto viaggiare con me e vi ricordo che nel mio profilo Instagram (@juls_cooking_with_julia) nello specifico nel mio canale IGTV, trovate dei video che raccontano le varie tappe del mio viaggio.
Alla prossima!!